Brevi note storiche della Parrocchia Santa Maria di Montevergine
in Forio

Chiesa di Santa Maria di Montevergine (Santuario di San Francesco di Paola)
Il Santuario di San Francesco di Paola, sede della Parrocchia di Santa Maria di Montevergine, si trova alle pendici del promontorio di Zaro, nel Comune di Forio.
Nei pressi del Santuario di San Francesco di Paola si trova la ridente baia omonima ed il panoramico Belvedere del promontorio di Zaro, intitolato il 12 aprile 2013 a San Josemarìa Escrivà.
Lungo la via Tommaso Cigliano, che conduce al Santuario, sono presenti tredici edicole votive con maioliche che raffigurano le virtù praticate da San Francesco di Paola; esse sono tredici come il numero de “i tredici venerdì di San Francesco di Paola”, pia pratica istituita da San Francesco che si svolge nei tredici venerdì precedenti la festa del Santo che ricorre il 2 aprile.
L’edificio originario fu edificato nella prima metà del Seicento e fu affiancato dall'Eremo di Montevergine nella seconda metà del Settecento per volontà di un vecchio eremita, fra Michele Alemanno, antico eremita dell’Eremo di San Nicola sul monte Epomeo e grazie all’Università di Forio che concesse il suolo per l’edificazione ed alcune somme.
Nel 1863 la comunità di eremiti si sciolse ed il Comune di Forio, che possedeva il diritto di patronato, affidò la chiesa ad un cappellano.
Nel 1924 il comune cedette in enfiteusi perpetua l'attiguo eremitaggio a un privato che addossò alla chiesa una nuova costruzione, visibile alla sinistra della facciata della Chiesa.
Nel 1948, per iniziativa del Rettore Don Giovanni Crisostomo Verde, l'edificio fu ampliato e furono realizzate le tre navate, l’attuale facciata ed il campanile.
Il 22 dicembre 1962, con bolla di Mons. Dino Tomassini, Vescovo d’Ischia, fu creata la Parrocchia, la cui titolare è Santa Maria di Montevergine che tradizionalmente viene festeggiata il 15 agosto con la solennità dell' Assunzione della Beata Vergine Maria.
Il primo Parroco è stato il Canonico Don Franco Piro, dall’ottobre del 1966 fino alla sua nascita al cielo il 29 febbraio del 2012; suo successore dal 19 marzo 2012 è l’attuale Parroco Don Beato Scotti.
Nel tempo si è affermata la devozione a San Francesco di Paola la cui festa ricorre il 2 aprile mentre i tradizionali festeggiamenti parrocchiali si svolgono la prima domenica di maggio.
L’edificio, la cui muratura è in pietra di tufo e pietra lavica, si compone di due parti: quella anteriore, moderna, in 3 navate, con una cappella, e quella posteriore, originaria, di minori dimensioni, che comprende l’altare maggiore, un altare minore, il fonte battesimale e una cappella laterale.
L’altare maggiore è del Truccoli ed è datato 1775; il paliotto dell’altare presenta una splendida figura in marmo dell’Assunta; sovrasta l’altare una pala, olio su tavola, che raffigura la Madonna di Montevergine in trono con il Bambino sulle gambe e due cherubini che la incoronano; in basso, a sinistra Santa Caterina d’Alessandria, che stringe nelle mani la spada, a destra San Francesco di Paola, che indossa il saio marrone e stringe tra le mani il bastone.  
La tavola fu eseguita nel 1633 dal pittore foriano Cesare Calise.
Sull’altare minore, è collocata una statua in legno della Madonna di Montevergine della seconda metà del Settecento.
Nella navata di destra si trova una cappella con un altare in marmo e il busto ligneo di San Francesco di Paola riposto in una nicchia.
Nella navata di sinistra è collocato un antico Crocifisso.
In chiesa è presente anche un organo a canne costruito nel 1781, da Domenico Antonio Rossi, che necessita di resaturo.
La facciata è decorata da un tondo in mattonelle maiolicate inserito all'interno del timpano; esso, già presente sulla facciata dell’edificio antico, raffigura Santa Caterina d’Alessandria, Santa Maria di Montevergine e San Francesco di Paola.
La Chiesa è dotata di un ampio sagrato, dove è presente una statua in bronzo di San Francesco di Paola, opera dell’artista Tony Di Nicola, che ha realizzato anche la cornice in bronzo della pala dell’altare maggiore.
Chiesa del Purgatorio
Il territorio della Parrocchia comprende anche una Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, San Michele Arcangelo e Anime del Purgatorio, nota come Chiesa del Purgatorio, sulla via statale Lacco-Forio nella contrada dello Scentone; essa fu fondata nel 1742 come Chiesa patronale, dalla famiglia d’Ascia; in un dipinto di Forio di Hackert del 1789 è visibile la chiesa come appare oggi.
Nella chiesa è presente una pergamena con l’atto di fondazione, una tela come pala dell’altare, di Alfonso Di Spigna, un antico crocifisso ligneo e una tavola raffigurante Sant’Antonio Abate.
La pala raffigura la Madonna delle Grazie, San Michele Arcangelo, San Giovanni Battista e le Anime del Purgatorio.
Per iniziativa del Vescovo Filippo Strofaldi e con la collaborazione del Parroco Don Franco Piro, nella Parrocchia è stato costruito il Centro di Prima Accoglienza “Giovanni Paolo II”, affidato all’associazione Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante fino alll'anno 2015; attualmente è gestito dalla Caritas diocesana.
Inoltre, sulla facciata della Chiesa del Purgatorio, accanto all’ingresso secondario, una targa   ricorda la Visita Apostolica del Papa Santo Giovanni Paolo II alla Chiesa ischitana e l’incontro con i giovani, nello storico pomeriggio del 5 maggio 2002, sul piazzale della Chiesa del Soccorso in Forio. 
Nel corso dell'anno 2015 la Chiesa è stata oggetto di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione a cura del Parroco Don Beato Scotti; i lavori hanno portato al totale rinnovamento della facciata, del campanile e delle campane, della sagrestia e della sala adiacente, del terrazzo superiore, del portone, dell'impianto elettrico e sonoro, dei servizi igienici; l'altare è stato ricostruito come quello delle origini.